Stimolazione del collagene: pelle luminosa e rigenerata dopo l’estate

,

La pelle dopo l’estate appare più secca, opaca e disidratata. Stimolare la produzione di collagene rigenera la pelle restituendo luminosità e bellezza.

In estate la pelle ci sembra sempre perfetta. Luminosa, liscia e morbida al tatto, colorito dorato e uniforme, che possiamo chiedere di più? Il problema arriva dopo, una volta terminato il periodo estivo e al rientro dalle ferie. Quando l’abbronzatura inizia ad abbandonarci, ecco che anche la pelle inizia a presentarci il conto, perché il suo aspetto gradualmente cambia. Secchezza, desquamazione superficiale e colorito più opaco sono solo alcune delle caratteristiche che tipicamente presenta la pelle dopo l’estate. È quindi il momento di curarla andando a stimolare la rigenerazione profonda del tessuto, che si può tradurre nella stimolazione della produzione di collagene da parte dei fibroblasti nel derma.

Per capire meglio cerchiamo intanto di spiegare cosa succede al nostro tessuto cutaneo dopo l’estate. L’esposizione al sole durante la stagione estiva, sia in vacanza e sia nella vita di tutti i giorni, dato che comunque le ore di luce sono molte di più che nelle altre stagioni, stimola i melanociti a produrre melanina, un pigmento che dona alla pelle il colorito più scuro tipico dell’abbronzatura, ma che in realtà viene prodotto dalla nostra pelle come meccanismo di difesa dalle radiazioni UVA e UVB contenute nei raggi solari, le quali sono potenzialmente dannose per le nostre cellule.

Il sole invecchia la pelle, purtroppo lo sappiamo da sempre. Dopo una settimana di vacanza al mare, durante la quale abbiamo preso le dovute precauzioni evitando l’esposizione al sole nelle ore più calde e applicando la protezione solare, notiamo che la nostra pelle sembra essere più radiante che mai. Tuttavia, una volta terminata l’estate, la stessa pelle ci rivela gli effetti dell’esposizione al sole. Oltre a donarci una bellissima abbronzatura, il sole accelera il processo di invecchiamento cutaneo, noto come fotoaging.

Con il passare degli anni poi, al fotoaging si unisce anche il cronoaging, ossia quel normale processo di invecchiamento legato all’età, quindi, con il passare degli anni, le rughe su viso, collo e décolleté diventano sempre più visibili.

Sappiamo che con l’arrivo di ogni nuovo anno, è fondamentale dedicare sempre maggiore attenzione alla cura della nostra pelle, al fine di mitigare al massimo gli inevitabili effetti del tempo. Un supporto molto importante ci viene anche dalla medicina estetica che ha messo a punto dei trattamenti non invasivi che permettono di ottenere un ringiovanimento cutaneo paragonabile a quello di un lifting, ma senza bisturi. Il trattamento ad ultrasuoni microfocalizzati ecoguidati è un lifting non chirurgico che permette di rigenerare la pelle stimolando la produzione di collagene. 

Questo non vuol dire che possiamo non prenderci cura della nostra pelle. I trattamenti non invasivi disponibili oggi in medicina estetica sono il risultato di una inversione del trend rispetto agli anni passati. Oggi infatti si ragiona più in chiave di prevenzione: curare la pelle costantemente nel tempo, attraverso alimentazione, skin care e trattamenti non invasivi o minimamente invasivi, invece che sottoporsi ad un lifting chirurgico quando ormai i segni dell’invecchiamento non sono più recuperabili con altre metodiche, come accadeva spesso in passato.

Il fotoaging: gli effetti dei raggi UVA e UVB sulla pelle

La radiazione solare è composta prevalentemente da raggi UVA e UVB. Ci sarebbero in realtà anche gli UVC, i quali sono altamente nocivi, ma fortunatamente vengono filtrati e bloccati nell’ozonosfera e non arrivano sulla superficie terrestre (e di conseguenza neanche sulla nostra pelle).

Gli UVA costituiscono il 95% della radiazione solare, mentre gli UVB il restante 5%. I primi sono presenti sempre, sia in inverno e sia in estate, in quanto hanno la capacità di attraversare barriere, tra le quali quella fornita dalle nuvole. Gli UVB sono presenti solo in estate, e sono responsabili dell’abbronzatura, così come di scottature ed eritemi.

Gli UVB sono però meno penetranti rispetto agli UVA, perché si fermano all’epidermide, mentre gli UVA riescono ad arrivare al derma, per cui sono proprio loro i responsabili dell’invecchiamento cutaneo. Questo non vuol dire che i raggi UVB non stressino la pelle, ma se ci esponiamo al sole in modo consapevole, utilizzando creme di protezione solare ed evitando le ore più calde, eviteremo scottature ed eritemi, e quindi non andremo a danneggiare l’epidermide.

I raggi UVA invece nel derma provocano la rottura delle fibre di collagene ed elastina, favorendo la formazione di radicali liberi, i quali a loro volta portano ad una maggiore degradazione dell’acido ialuronico. Per capire molto semplicemente l’azione degli UVA e quindi il processo di fotoaging, dobbiamo pensare che la pelle è composta da tre strati, ma quello che ha un ruolo chiave nel processo di invecchiamento o ringiovanimento è proprio il derma. Qui troviamo infatti una rete formata da collagene ed elastina, due proteine fibrose che intrecciandosi formano questa struttura solida e stabile che sostiene l’epidermide. All’interno di questa rete troviamo una matrice gelatinosa formata da molecole di acido ialuronico legate ad acqua. L’acido ialuronico mantiene i volumi del viso e l’idratazione profonda del tessuto.

L’azione degli UVA coinvolge quindi proprio questo prezioso strato: danneggiando le fibre di collagene e di elastina, e favorendo la degradazione dell’acido ialuronico, favorisce la comparsa precoce di quei segni dell’invecchiamento caratterizzati da rughe, in particolare su viso, collo e décolleté che sono le parti più esposte, e lassità cutanea. 

Ringiovanire la pelle con i trattamenti di biostimolazione

I trattamenti di biostimolazione in medicina estetica, come si può intuire dal termine stesso, stimolano quei processi biologici che sono alla base del mantenimento di compattezza, elasticità e idratazione della pelle. Il processo che si va a stimolare è proprio quello della produzione di collagene. Questa proteina è prodotta nel derma da cellule specializzate. Con il passare del tempo, ed a causa di fattori ambientali quali gli UVA, queste cellule rallentano sempre di più la produzione di collagene.

Si giunge così a una situazione in cui le molecole di nuova formazione non riescono più a rimpiazzare adeguatamente quelle ormai datate, che invece subiscono un processo di degradazione. Questo porta a sviluppare tutti quei caratteristici segni del tempo: secchezza e lassità cutanea, rughe di espressione, rughe attiniche e più tardi le rughe gravitazionali. 

I trattamenti che stimolano il collagene portano ad un ringiovanimento del tessuto cutaneo. I risultati sono molto naturali, come se la pelle fosse semplicemente sempre curata, mentre prima i lifting chirurgici potevano dare un effetto troppo “tirato” e quindi innaturale. 

Stimolare il collagene con gli ultrasuoni microfocalizzati: il lifting non chirurgico

Utilizzando gli ultrasuoni microfocalizzati è possibile eseguire un trattamento di lifting non chirurgico e ottenere ottimi risultati in termini di ringiovanimento della pelle del viso, del collo e del décolleté. Il trattamento è ottimo anche per rigenerare la pelle dopo l’estate.

Parliamo di un protocollo non invasivo, neanche minimamente. Il principio sul quale si basa la sua azione è quello del calore. Il medico passa sulla pelle del paziente un manipolo collegato ad una macchina impostata ad una frequenza specifica, e il calore emesso dagli ultrasuoni microfocalizzati penetra in profondità fino al derma, dove stimola i fibroblasti a produrre nuove molecole di collagene. Questa macchina è inoltre collegata ad un ecografo, per cui possiamo parlare di ultrasuoni microfocalizzati ecoguidati. Il vantaggio di questa tecnica è che il medico vede in tempo reale dove si trova ed a quale profondità.

Per ottenere un effetto lifting ottimale, gli ultrasuoni microfocalizzati vengono direzionati per una parte nel derma, quindi più in profondità, per stimolare il collagene; per una parte invece più in superficie per ottenere un effetto di skin tightening, ossia una contrazione delle fibre collagene esistenti. 

I risultati quindi sono visibili per una parte subito dopo la seduta, ma poi migliorano nelle settimane successive man mano che nel derma viene prodotto nuovo collagene.

“Ultherapy® è il trattamento d’elezione: un protocollo indispensabile per continuare a trattare in modo assolutamente naturale i nostri pazienti e accompagnarli in un percorso dedicato allo skin quality che ritarda i processi di invecchiamento.”

 

Contatta la Dott.ssa Rosanna Castellana