Come ringiovanire il viso a 50 anni?
Come ringiovanire il viso a 50 anni facendo attenzione a diversi fattori: alimentazione, skincare, stile di vita sano e trattamenti di lifting non invasivo.
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L’invecchiamento cutaneo a 50 anni: le cause
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Come prevenire e rallentare l’invecchiamento: alimentazione, skincare e stile di vita
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Ringiovanire il viso a 50 anni con gli ultrasuoni microfocalizzati ecoguidati
Con il passare del tempo, i lineamenti e l’aspetto del viso subiscono dei cambiamenti, dovuti al naturale processo di invecchiamento cutaneo. A 50 anni, è naturale chiedersi come fare per ringiovanire il viso: d’altronde, questa è un’età alla quale oggi si è ancora nel pieno della vita. C’è chi a 50 anni decide di cambiare lavoro, oppure di trasferirsi e ricominciare una nuova vita in un posto nuovo. Qualcuno potrebbe essere da poco diventato genitore, e quindi avere bisogno di tutta l’energia necessaria per educare e per crescere un bambino o un adolescente. I 50 anni potrebbero anche essere il momento ideale anche per aprire un’attività in proprio, magari realizzando un sogno che era stato chiuso in un cassetto perché si doveva far fronte ad altre priorità.
Pensando ai 50 anni dei nostri nonni, certamente tante cose sono cambiate ed il tutto si riflette molto anche nel campo dell’estetica. La percezione di sé, e del proprio aspetto, ha senza dubbio una forte influenza anche sulla sicurezza in sé stessi e nel modo nel quale ci rapportiamo con gli altri.
L’attenzione verso l’aspetto fisico oggi è molto più marcata rispetto al passato. Ci sembra di dover essere sempre impeccabili: a lavoro, a casa, in famiglia e con gli amici. Siamo bombardati (le donne in particolare) da immagini di visi freschi, luminosi e levigati, nonché corpi tonici e perfetti. E, anche se l’età adulta ci ha portato ad essere più sicuri di noi stessi e finalmente in pace con il nostro aspetto fisico, quando vediamo il nostro viso invecchiare non possiamo fare a meno di pensare che … beh, lo vorremmo tanto com’era prima.
A 50 anni i segni dell’invecchiamento cutaneo diventano più evidenti e contribuiscono notevolmente a cambiare il viso sotto diversi aspetti. Tra i segni più comuni, troviamo:
- Perdita di volume: i volumi si svuotano, in particolare nella zona degli zigomi e delle guance.
- Cedimento cutaneo: la pelle perde tonicità e compattezza, e tende a cedere verso il basso per effetto della forza di gravità, determinando una perdita di definizione del contorno del viso, che si evidenzia in particolare a livello della linea mandibolare o jawline.
- Rughe statiche: mentre le prime rughe sono quelle dinamiche di espressione, causate dalla contrazione dei muscoli mimici del volto, intorno ai 50 anni compaiono invece le rughe statiche, che possono essere definite come il risultato della perdita di elasticità della pelle, dovuta principalmente alla riduzione di collagene, combinata con la forza di gravità. Le rughe statiche sono chiamate anche rughe gravitazionali, e compaiono in particolare sulla fronte e nella zona naso labiale.
- Assottigliamento della pelle: con il tempo che passa, il pannicolo adiposo sottocutaneo si riduce, contribuendo alla perdita dei volumi del viso.
- Disidratazione: diminuisce nel tempo la capacità della pelle di trattenere acqua negli strati interni, determinando una perdita di idratazione, freschezza e luminosità.
- Iperpigmentazione e disomogeneità della texture: iniziano ad evidenziarsi le prime macchie senili (zone di iperpigmentazione dovute principalmente al fotoinvecchiamento) e la grana della pelle appare più segnata dalla dilatazione dei pori, perdendo omogeneità.
Tutti questi cambiamenti danno al viso, a 50 anni, un aspetto più stanco e appesantito, che può non rispecchiare l’energia interiore della persona che li sta vivendo.
La medicina estetica moderna ci viene incontro con soluzioni efficaci e non invasive per contrastare i segni del tempo (anche a 50 anni!). In particolare, il lifting non invasivo con ultrasuoni microfocalizzati ecoguidati, si è rivelato molto efficace per restituire compattezza alla pelle e tonicità al viso: le rughe si distendono, le lassità si risollevano ed i lineamenti tornano ad essere più definiti, restituendo al volto un aspetto decisamente più giovane.
L’invecchiamento cutaneo a 50 anni: le cause
L’invecchiamento cutaneo è un processo biologico complesso influenzato da una molteplicità di fattori: alcuni strettamente biologici (genetica, ormoni, ecc.) ed altri ambientali.
I fattori biologici dipendono solo dagli anni che passano. A partire più o meno dai 25 anni di età, il corpo inizia a rallentare la produzione di collagene ed elastina, le due proteine strutturali della pelle. Il collagene e l’elastina formano nel derma una rete solida e stabile, responsabile del mantenimento di compattezza, tonicità ed elasticità della pelle.
I segni non si vedono subito, o almeno non prima dei 30 anni. Iniziano poi a comparire le prime rughe di espressione, le rughe dinamiche dovute alla contrazione dei muscoli mimici del volto (ad esempio, le cosiddette “zampe di gallina” agli angoli degli occhi, oppure la ruga glabellare, tipica dell’espressione accigliata, ecc.). Il processo di invecchiamento però è progressivo, quindi va avanti.
Intorno ai 40 anni la riduzione delle riserve di collagene inizia ad essere significativa, e di conseguenza si manifesta chiaramente con inestetismi caratteristici. Arrivati a questa età, alle rughe di espressione si possono aggiungere le prime rughe statiche (ad esempio, quelle nasolabiali). La pelle inizia inoltre a cedere verso il basso, in particolare nella zona di zigomi e guance. Iniziano inoltre ad essere evidenti anche i segni del fotoinvecchiamento, che contribuiscono a rendere la texture della pelle più rugosa e meno omogenea.
A 50 anni, tutti questi segni diventano più marcati, e riguardano non solo la superficie della pelle, ma anche le strutture profonde del volto. Alla riduzione di collagene ed elastina nel derma, si aggiungono l’assottigliamento del pannicolo adiposo sottocutaneo ed un inizio di riassorbimento della struttura ossea. Tutto questo si traduce in un cambiamento soprattutto nella definizione dei lineamenti e del contorno del volto.
Oltre ai fattori biologici, sull’invecchiamento influiscono anche fattori ambientali o comunque esterni. Tra questi, i più rilevanti sono l’esposizione ai raggi UV (che determina il fotoinvecchiamento), l’abitudine al fumo, una situazione di stress cronico, e un’alimentazione squilibrata. Tutti questi elementi portano ad un aumento di radicali liberi, i quali danneggiano le fibre collagene e favoriscono la degradazione dell’acido ialuronico, terzo componente essenziale della struttura della pelle con il compito di trattenere acqua mantenendo una corretta idratazione tissutale.
Come prevenire e rallentare l’invecchiamento: alimentazione, skincare e stile di vita
La formula per rallentare il processo di invecchiamento passa anche e soprattutto dalla prevenzione. Anche a 50 anni è possibile migliorare la qualità della pelle, e ritardare la comparsa di ulteriori segni del tempo, attraverso tre pilastri fondamentali:
- Alimentazione antinfiammatoria e antiossidante
Una dieta equilibrata per la salute e la bellezza della pelle dovrebbe prevedere frutta e verdura di stagione, frutta secca a guscio (noci, mandorle, ecc.), cereali integrali, legumi e proteine provenienti da carni magre, pesce (in particolare “pesce azzurro”), uova e latticini magri. Questi alimenti permettono di fare il pieno di vitamine A, C ed E, importanti per la produzione di collagene e per combattere i radicali liberi, collagene (contenuto naturalmente nei tessuti degli alimenti proteici di origine animale) e acidi grassi della serie omega 3 (contenuti principalmente nel pesce).
È inoltre fondamentale bere molta acqua per mantenere un’adeguata idratazione cellulare.
- Skincare mirata
La routine quotidiana dovrebbe prevedere la pulizia della pelle con detergenti delicati, l’applicazione di un tonico per riequilibrare il pH e per illuminare la pelle, e infine l’applicazione di creme e sieri con principi attivi come acido ialuronico, peptidi, ceramidi, vitamina C e filtri solari ad ampio spettro, anche in inverno. L’esfoliazione regolare aiuta a stimolare il rinnovamento cellulare.
- Stile di vita equilibrato
Evitare il fumo, moderare l’alcol, dormire almeno 7 ore per notte e praticare attività fisica regolare migliora la microcircolazione e favorisce la rigenerazione cutanea.
Ringiovanire il viso a 50 anni con gli ultrasuoni microfocalizzati ecoguidati
Uno dei trattamenti più avanzati e sicuri per ringiovanire il viso a 50 anni è Ultherapy PRIME® lo skin lifting non invasivo a base di ultrasuoni microfocalizzati ecoguidati, i quali agiscono stimolando la produzione naturale di collagene da parte dei fibroblasti del derma e creando al contempo un effetto “skin tightening”, favorendo la contrazione delle fibre collagene esistenti.
Il trattamento dona come risultato un effetto lifting naturale del viso, agendo quindi principalmente a due profondità:
- Nel derma stimola la rigenerazione del collagene.
- Più in superficie favorisce la contrazione delle fibre presenti con un effetto di skin tightening.
Attraverso un manipolo collegato ad una guida ecografica, il medico estetico eroga impulsi di ultrasuoni ad una profondità mirata e controllata (il medico può visualizzare con l’ecografia tutti gli strati del tessuto cutaneo in tempo reale), generando calore controllato che innesca un processo rigenerativo naturale. Il trattamento viene eseguito in ambulatorio, non richiede anestesia né tempi di recupero.
Il trattamento con ultrasuoni microfocalizzati permette di ottenere un miglioramento del tono e dell’elasticità cutanea, un sollevamento delle aree rilassate come guance, zigomi e collo, con un conseguente miglioramento della definizione della linea mandibolare e un ringiovanimento naturale e progressivo che migliora nelle settimane successive, man mano che il corpo produce nuovo collagene.