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Rimodellamento jawline con ultrasuoni microfocalizzati ecoguidati

La medicina estetica non è rivolta solo alle donne. Negli ultimi anni sempre più uomini si stanno avvicinando ai trattamenti di medicina estetica non invasivi o mini invasivi per correggere inestetismi del volto, migliorare la qualità della propria pelle e nel caso specifico dell’uomo, rimodellare la jawline.

Le caratteristiche della pelle maschile sono differenti da quelle della pelle femminile, e per questo motivo anche i segni dell’invecchiamento si manifestano in maniera diversa. Le cause alla base sono però sempre le stesse, e possono essere descritte nei due processi di cronoaging e fotoaging.

Il cronoaging è l’invecchiamento legato al tempo che passa, e comprende tutti quei cambiamenti nei processi metabolici che determinano la comparsa dei segni del tempo. Questi avvengono prevalentemente nel derma, lo strato intermedio della pelle, la quale è composta da tre strati: quello più esterno è l’epidermide, quello al centro è per l’appunto il derma, mentre quello più interno l’ipoderma o tessuto sottocutaneo. 

Il derma è un tessuto connettivo con funzioni di sostegno. Al suo interno si trova una rete solida e stabile formata da collagene ed elastina, due proteine fibrose prodotte dai fibroblasti del derma stesso. All’interno di questa rete si insinua una matrice gelatinosa formata da acqua e acido ialuronico, la quale è responsabile del mantenimento dei volumi e delle linee dell’ovale del volto.

Con il passare degli tempo i fibroblasti rallentano la produzione di collagene. Questo porta alla comparsa di tutti quei segni che caratterizzano il cronoaging, l’invecchiamento legato all’età anagrafica. Rughe di espressione, rughe gravitazionali e lassità cutanee, le quali nel tempo portano alla perdita della definizione delle linee che definiscono l’ovale del volto. Nelle donne il fenomeno è evidente in particolare a livello degli zigomi, mentre nell’uomo quella che si perde è più la linea del mento, la cosiddetta jawline.

La jawline è uno dei particolari che maggiormente colpiscono in un uomo. Una jawline ben definita valorizza mascolinità e personalità. Non a caso, anche se l’uomo oppone ancora qualche resistenza verso la medicina estetica, uno dei trattamenti più richiesti è proprio il rimodellamento della linea mandibolare.

Le tecniche utilizzate in medicina estetica per il rimodellamento della jawline sono diverse e comprendono quelle di tipo iniettivo oppure gli innovativi ultrasuoni microfocalizzati ecoguidati. Il principio sul quale si basano è quello della biostimolazione. In altre parole, promuovere la produzione di nuovo collagene da parte dei fibroblasti, in modo tale da ripristinarne riserve utili a favorire ricompattamento e rimodellamento del tessuto cutaneo.

Invecchiamento cutaneo maschile e femminile: le differenze

Il tessuto cutaneo invecchia in entrambi i sessi, anche se in modo diverso. La pelle dell’uomo ha infatti una composizione diversa rispetto a quella della donna, caratteristiche che sono determinate prevalentemente dal testosterone, l’ormone maschile.

La pelle maschile ha più ghiandole sebacee rispetto a quella femminile. La pelle femminile si secca quindi più facilmente, ma quella maschile essendo più grassa è più predisposta all’acne, in particolare in età adolescenziale. Un’altra differenza sta nello spessore: la pelle dell’uomo è mediamente il 20% più spessa rispetto a quella della donna, caratteristica che la rende sicuramente più resistente e meno sensibile alla formazione delle lassità cutanee, anche se d’altra parte più difficile da curare, perché per l’uomo risulta più difficile assorbire prodotti cosmetici.

Questo spessore maggiore è associato inoltre ad una percentuale più alta di collagene nella pelle dell’uomo rispetto a quella della donna, caratteristiche che rende il tessuto cutaneo maschile mediamente più compatto rispetto al femminile.

Come descritto nel paragrafo precedente, l’invecchiamento cutaneo da cronoaging è caratterizzato da una progressiva deplezione delle riserve di collagene, per cui sembra che in questo caso il sesso maschile sia privilegiato rispetto al femminile, avendo a disposizione una percentuale più elevata di questa preziosa molecola. In realtà però, questo non vuol dire assolutamente che la pelle maschile sia immune alle rughe e agli altri segni dell’invecchiamento.

La diminuzione del collagene segue però un decorso diverso. In entrambi i sessi inizia a partire già dai 25-28 anni e prosegue in maniera graduale, ma nel sesso maschile rimane sempre graduale mentre nel sesso femminile ha un brusco decremento dopo la menopausa. Nell’uomo quindi è probabile che i segni si notino più tardi, ma quando il processo di invecchiamento è iniziato i cambiamenti avvengono in modo anche repentino.

Nel rilassamento del tessuto cutaneo nell’uomo è coinvolto inoltre il tessuto muscolare, il quale perde tonicità e spessore portando spesso alla formazione di inestetismi come occhiaie e borse, le quali risultano più accentuate rispetto alle donne, le quali però sono invece più soggette a secchezza associata a lassità cutanea.

La pelle dell’uomo avrebbe quindi bisogno di una skin care dedicata così come quella delle donne, ma mediamente il sesso maschile presta meno attenzione a scrub, creme e tutti quei cosmetici che sono parte della ruotine giornaliera delle coetanee donne.

La medicina estetica ha messo a punto negli ultimi anni protocolli di trattamento mirati proprio alla correzione anche della qualità della pelle e degli inestetismi maschili.

Il trattamento con ultrasuoni microfocalizzati ecoguidati

Una delle tecniche più innovative messe a punto in medicina estetica è quella che utilizza gli ultrasuoni microfocalizzati sotto guida ecografica. 

Il principio che si sfrutta è quello del calore alle diverse profondità. Nel derma, in profondità gli ultrasuoni microfocalizzati stimolano i fibroblasti a produrre nuove molecole di collagene mentre più in superficie promuovono la contrazione delle fibre esistenti, migliorando tonicità e compattezza della cute. La guida ecografica permette inoltre al medico di vedere in tempo reale l’area e la profondità alla quale sta agendo. In questo modo è possibile creare trattamenti sempre più ottimizzati e personalizzati senza che sia intaccato il tessuto circostante, minimizzando qualsiasi eventuale rischio e ottenendo il massimo confort per il paziente.

Favorendo la ricompattazione del tessuto gli ultrasuoni microfocalizzati aiutano a risollevare la pelle ed a ristabilire volumi e linee del volto, eliminando lassità ed inestetismi legati all’invecchiamento. A livello della regione della linea mandibolare, nelle donne vengono utilizzati con successo per eliminare lassità nella regione sottomentoniera (quella che comunemente identifichiamo come “doppio mento”) e ripristinare l’ovale del terzo inferiore del volto. Analogamente il protocollo si può perfezionare per l’uomo per ottenere il rimodellamento della jawline.

 

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