Alessia Buscarini | Medicina estetica, chirurgia estetica
Ultherapy®: ultrasuoni microfocalizzati eco-guidati per ridefinire l’ovale del viso
La perdita di collagene causa un rilassamento cutaneo del viso. Gli ultrasuoni microfocalizzati aiutano a ritrovarne la definizione.
Il collagene: proteina chiave nel processo di invecchiamento cutaneo
Trattamento con ultrasuoni microfocalizzati: la seduta, a chi è rivolto ed eventuali controindicazioni
I segni dell’invecchiamento cutaneo non consistono solo nella comparsa delle rughe. Esse sono sicuramente uno dei segni più tangibili, ma sono accompagnate anche da altri cambiamenti che sono meno chiaramente identificabili rispetto al solco della ruga, ma che ugualmente contribuiscono a dare al volto un aspetto stanco e invecchiato.
Stiamo parlando della lassità cutanea, e della conseguente “caduta” del tessuto verso il basso. E la parte del volto che ne risente di più è quella che identifichiamo come terzo inferiore, ossia quella parte compresa dalla punta del naso alla linea mandibolare. La zona che cede per prima è frequentemente quella zigomatica: quando gli zigomi “cadono” verso il basso, si perde anche la definizione della linea mandibolare. Si crea uno “smussamento” delle linee, che si traduce nel volto in un aspetto più stanco e invecchiato.
Gli ultrasuoni microfocalizzati di Ultherapy® aiutano a prevenire e contrastare questo problema attraverso un trattamento di medicina estetica non invasiva. Né bisturi e né aghi, ma il passaggio di un manipolo, collegato ad un macchinario che emette calore ed è munito di guida ecografica, la quale permette di agire in maniera puntuale e precisa sulle linee di interesse.
Ultherapy® è il primo e unico lifting non chirurgico approvato dall’FDA. L’innovazione sta soprattutto nella guida ecografica, ma anche nella capacità di rigenerare la pelle in profondità in modo naturale: il calore agisce infatti, in modo preciso a diverse profondità della pelle, stimolando la produzione di collagene, la proteina principale del derma che viene prodotta sempre meno dai fibroblasti mano a mano che aumenta l’età anagrafica.
Gli ultrasuoni microfocalizzati ringiovaniscono il volto in modo naturale e armonico, perché non fanno altro che stimolare dei processi fisiologici che rallentano con il passare degli anni. Stimolando la produzione di nuovo collagene si hanno nuove molecole a sufficienza per sostituire le vecchie, che vengono degradate.
Il collagene: proteina chiave nel processo di invecchiamento cutaneo
Il collagene è la proteina più abbondante del corpo umano. È presente in quasi tutti i tessuti connettivi tra i quali anche il derma, che è il tessuto connettivo dell’epidermide. Il derma ha per l’epidermide una funzione di sostegno e nutrimento, perché è qui che passano anche i vasi sanguigni che apportano ossigeno e nutrienti alla pelle.
Per quanto riguarda la funzione di sostegno, il collagene forma insieme all’elastina (altra proteina di tipo fibroso) una rete stabile e solida, che costituisce una sorta di “impalcatura” per l’epidermide. All’interno di questa rete si insinua poi una matrice gelatinosa formata da acido ialuronico e acqua. L’acido ialuronico è un disaccaride, che ha proprio la straordinaria capacità di legare a sé moltissime molecole di acqua. Tutto questo permette di mantenere compattezza, volumi e tonicità dell’epidermide, e quindi anche la definizione del profilo dell’ovale del volto.
Il collagene è prodotto nel derma dai fibroblasti. A partire dai 25 anni di età, la produzione inizia a rallentare e, mano a mano che si va avanti con l’età, le riserve di questa proteina così importante per il mantenimento di tonicità e compattezza del tessuto cutaneo diminuiscono. I segni iniziano a vedersi intorno ai 35 anni, con la comparsa delle prime rughe di espressione, per poi accentuarsi, in genere dopo i 40 anni, anche sotto forma di lassità cutanea e perdita di definizione dell’ovale del volto.
Questo è quanto accade nel derma, ma anche gli altri strati del tessuto cutaneo subiscono dei cambiamenti legati all’invecchiamento. L’epidermide perde spessore, rivelandosi più sottile e disidratata; l’ipoderma o tessuto connettivo sottocutaneo, formato da adipe e muscoli, perde anch’esso consistenza perché si assottiglia il pannicolo adiposo ed il muscolo perde tonicità.
Tutto quanto descritto è caratteristico del processo noto come crono-aging, ma a questo si aggiungono poi gli effetti del foto-aging, ossia l’invecchiamento cutaneo legato all’esposizione cronica ai raggi ultravioletti, che si traduce molto spesso in un aumento della disidratazione del tessuto e nella comparsa di particolari rughe, chiamate “attiniche”, che danno alla pelle un aspetto come “sgualcito” o a pergamena.
Il trattamento con ultrasuoni microfocalizzati eco-guidati rigenera la pelle in profondità, stimolando la produzione di nuove fibre collagene e la rigenerazione intensa della pelle. Il calore ha infatti un duplice ruolo: da una parte stimola la produzione di collagene ma dall’altra ha un effetto di skin tightening, ossia ricompattazione del tessuto cutaneo. Si ha così un effetto ringiovanente sia per quanto riguarda l’attenuazione dei solchi delle rughe e sia per la ridefinizione dell’ovale del volto.
Trattamento con ultrasuoni microfocalizzati: la seduta, a chi è rivolto ed eventuali controindicazioni
Il trattamento è rivolto a giovani pazienti che desiderano prevenire l’invecchiamento del viso, contorno occhi, collo, décolleté e definire il contorno mandibolare e a pazienti con un’età più avanzata che vogliono correggere lassità di media entità ed evitare quindi un intervento chirurgico di vero e proprio lifting.
Il trattamento è ambulatoriale, non necessita di alcun tipo di anestesia o ricovero ospedaliero e non ha tempi di recupero. A seconda dell’estensione dell’area trattata il trattamento dura da 10 minuti a circa un’ora.
Se il trattamento viene eseguito da medico con sufficiente esperienza e conoscenza dell’anatomia, non ci sono particolari effetti collaterali se non un lieve rossore che scompare nel giro di qualche ora e una sensazione di indolenzimento localizzato che comunque anch’essa scompare dopo poche ore.
È possibile sottoporsi al trattamento in qualunque momento dell’anno, in quanto Ultherapy® agisce profondamente. I risultati sono visibili solo dopo poche settimane e si mantengono per circa 2 anni.
Come la maggior parte dei trattamenti di medicina estetica, il trattamento è sconsigliato alle donne in gravidanze a chi soffre di patologie importanti.
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