Ultherapy®: il lifting non chirurgico per il ringiovanimento cutaneo

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Ultherapy® è il lifting non chirurgico approvato FDA che rigenera la pelle in profondità, con gli ultrasuoni microfocalizzati. Permette di ottenere un ringiovanimento naturale del tessuto cutaneo.

L’invecchiamento cutaneo è un processo metabolico inevitabile ma che tutti, in un modo o nell’altro, cercano di ritardare. Non è bello guardarsi allo specchio e vedere le prime rughe e la pelle che man mano diventa più secca e disidratata perdendo compattezza e tonicità. Più passano gli anni, e più aumentano i prodotti impilati sulla mensola della toilette: creme idratanti, nutrienti, antirughe, acido ialuronico; e ancora contorno occhi, balsamo labbra e così via. Il tutto per attenuare tutti quei segni che rendono il volto più invecchiato e sì, anche un po’ più malinconico. Le rughe ed il cedimento della pelle verso il basso fanno perdere anche un po’ di freschezza, e danno al volto un aspetto più stanco.

Le cause dell’invecchiamento della pelle possono essere suddivise tra quelle che determinano il cosiddetto “crono-aging” e quelle legate più invece al “foto-aging”. Le prime sono caratterizzate da cambiamenti che avvengono in alcuni dei processi metabolici interni all’organismo, le seconde sono invece la conseguenza dell’esposizione cronica della pelle agli agenti atmosferici, in primi i raggi UV derivanti dalla radiazione solare.

Quando si parla di crono-aging, ci si riferisce principalmente alla progressiva riduzione della concentrazione di collagene nell’organismo, in particolare di quello presente nel derma, il tessuto connettivo dell’epidermide. La pelle infatti, è costituita da tre strati: epidermide, derma e ipoderma o tessuto sottocutaneo.

L’epidermide è lo strato più esterno, ha funzioni sia di protezione che di regolazione, ed è rivestito da una sorta di pellicola: il cosiddetto “film idrolipidico superficiale”. Costituito da una componente idrofila, il Fattore Naturale di Idratazione (NMF), e da una liposolubile, formata dal sebo e dai lipidi prodotti dai cheratinociti, il film idrolipidico superficiale protegge la pelle dal freddo e da altri agenti esterni e contribuisce a mantenere l’idratazione profonda della pelle trattenendo acqua negli strati più interni.

Il derma è invece lo strato della pelle che ha la funzione di sostenere e nutrire l’epidermide. È nel derma che passano i capillari che apportano nutrienti ed ossigeno alla pelle, così come è nel derma che si trovano le riserve di collagene, una proteina fibrosa che insieme all’elastina forma una rete solida e stabile, responsabile del mantenimento di elasticità, compattezza e tonicità dell’epidermide.

L’ipoderma è formato invece da tessuto adiposo e muscolare. Il primo ha un ruolo nell’ ammortizzare i traumi meccanici e mantenere il calore interno, mentre il secondo è costituito essenzialmente dai muscoli, che nel volto sono essenzialmente i muscoli mimici, responsabili di tutte le diverse espressioni del volto.

È dal movimento dei muscoli mimici che si generano quelle che conosciamo come rughe d’espressione. Le rughe orizzontali sulla fronte, che determinano un’espressione concentrata o preoccupata; le rughe glabellari che si formano tra le sopracciglia quando corrughiamo il volto, o ancora le pieghette intorno alla bocca o le cosiddette “zampe di gallina” intorno agli occhi, caratteristiche di un sorriso o di una risata.

Le rughe del fotoaging sono invece le rughe attiniche, quelle che fanno apparire l pelle come fosse sgualcita, e non a caso sono identificate anche con il termine “a pergamena”. Per capire quali sono le rughe attiniche pensiamo alla pelle di una persona anziana che ha lavorato per tutta la vita all’aria aperta: il suo viso sarà senz’altro caratterizzato da questo tipo di rughe.

Altri segni caratteristici del cronoaging sono la perdita di elasticità cutanea, che cede e scivola verso il basso. Questo porta nel tempo ad una perdita dei volumi e delle linee del volto, caratteristiche di una pelle adulta.

Invecchiamento della pelle e collagene: come l’uno dipende dall’altro

Il collagene sembra essere la “chiave” principale dell’invecchiamento: non a caso quando si parla di “biorivitalizzazione” o “biostimolazione” ci si riferisce proprio al ruolo di questa proteina.

Il collagene è prodotto naturalmente dall’organismo, lo si trova in abbondanza in molti dei tessuti connettivi tra i quali per l’appunto il derma, dove insieme all’elastina forma una sorta di “impalcatura” che sostiene l’epidermide mantenendone caratteristiche quali compattezza ed elasticità.

Intorno ai 25 anni, l’organismo inizia a diminuire la produzione di collagene e quindi, man mano che si va avanti con l’età le riserve diminuiscono, le fibre vecchie vengono degradate e non riescono più ad essere sostituite efficacemente da quelle nuove, perché queste ultime non sono sufficienti a sostenere il ricambio.

La pelle perde così elasticità e compattezza, favorendo la comparsa delle rughe di espressione e delle lassità cutanee, caratteristiche di una pelle più adulta. Tali segni iniziano ad essere evidenti infatti intorno ai 40 anni, per poi accentuarsi nel tempo se non adeguatamente trattati.

Ultherapy®: il lifting non chirurgico che ha rivoluzionato la medicina estetica

Ultherapy® è un trattamento che ha un duplice vantaggio: agisce sull’aging (e quindi sulla lassità) delle pazienti (dai 45-50 anni e oltre) con un grado medio o elevato di invecchiamento cutaneo, ma è in grado anche di prevenire i segni del tempo su pazienti molto più giovani. Mi è capitato spesso di proporre il trattamento anche a pazienti senza l’indicazione di lassità ma che, però, hanno a cuore il benessere della pelle e soprattutto la prevenzione dell’invecchiamento. Consiglio Ultherapy® anche a quei pazienti (in genere dai 35 anni in su) sui quali è possibile posticipare i segni dell’invecchiamento nel tempo.

Ultherapy®, essendo una metodica non invasiva, grazie all’azione degli ultrasuoni micro-focalizzati eco-guidati, consente a noi specialisti di poter erogare l’energia a diverse profondità, andando ad agire proprio sulla produzione di collagene.
Innescare la nuova produzione di collagene serve a rendere i tessuti più compatti ed elastici nel tempo e, nel caso dei pazienti con lassità più evidenti, serve a levigare i tessuti, migliorando nettamente la qualità della pelle.
È sostanzialmente un’attivazione di un processo biologico naturale che consente di avere risultati graduali e duraturi fino a due anni.

Ultherapy®: durata dei risultati, rischi e controindicazioni

La procedura è totalmente sicura se si pensa che noi specialisti possiamo “osservare” le diverse profondità dei tessuti grazie all’ecografia. La procedura è rivoluzionaria se si pensa che si possono raggiungere le profondità chirurgiche, senza avvalersi del bisturi. Il risultato non è equiparabile ad un lifting chirurgico, ma possiamo certamente ritardare la formazione dei segni del tempo (sui pazienti più giovani) e posticipare eventuali interventi chirurgici (sui pazienti con lassità più evidenti).
Il vantaggio di Ultherapy® è che, grazie all’ecografia, possiamo eseguire il trattamento su tutte le profondità in un’unica seduta, lasciando i pazienti liberi di tornare alle loro attività lavorative e sociali senza problemi.
Il risultato generato dall’azione degli ultrasuoni micro-focalizzati non è visibile da subito, proprio perché, come spiegavo, dobbiamo lasciare alla biologia il tempo di innescare la produzione e l’aumento del collagene. A partire dal secondo o terzo mese dal trattamento iniziano a manifestarsi i primi risultati, che andranno a migliorare nel tempo fino a due anni.

Prima di effettuare il trattamento consiglio sempre una visita per comprendere, assieme ai pazienti, eventuali controindicazioni di trattamento e per valutare l’indicazione di trattamento (anche nei casi in cui effettuo prevenzione sulle pelli giovani).
Ultherapy® agisce a diverse profondità e, prima del trattamento, è necessario valutare correttamente e con attenzione tutti questi aspetti.

 

Contatta il Dott. Mirko Manola