Viso stanco? Aspetto triste? Collo rilassato? A quale età cominciare la cura per le guance cadenti?
Pelle tonica su collo e guance con Ultherapy®, il lifting non chirurgico a ultrasuoni microfocalizzati eco-guidati. A cura del Dott. Fabio Corazzi.
Lo sport può aiutare a mantenere l’ovale del viso e la sua freschezza?
Pelle tonica su collo e guance: è davvero il primo segno di freschezza?
Si parla tanto di prevenzione. Per questo problema si può prevenire la perdita di elasticità e prolungare il primo aspetto di giovinezza del volto?
Quali sono i trattamenti più indicati per il mantenimento del trofismo e della tonicità del collagene, questa importante componente della cute?
Cosa ci si può aspettare se seguiamo questi consigli?
Il tessuto cutaneo non adagiato su strutture rigide, ossee o tendinee, risente in anticipo della forza di gravità.
La regione dello zigomo è la principale struttura ossea a cui tutto il tessuto cutaneo del viso può ancorarsi strettamente connesso alla struttura ossea. Da esso si distende tutta la zona sottostante della guancia che tende ad allungarsi verso il basso. Questo spostamento andrà inevitabilmente ad appesantire la linea e la definizione della mandibola.
Questo processo comincia in giovane età, e spesso o quasi sempre è proporzionale al BMI o alla massa grassa.
Lo strato cutaneo rappresenta una struttura contenitiva della massa del tessuto adiposo della guancia e del sottomento. La tensione della cute, l’adesione alla linea dell’angolo mandibolare, conferisce un aspetto salutare e tipico di giovane età. Lo strato cutaneo quindi rappresenta una sorta di “fascia contenitiva” e va mantenuto il più possibile elastico, idratato e irrorato. Il fine è quello di rallentare l’assottigliamento, la perdita di matrice con la sua capacità di trattenere acqua e la conseguente riduzione di afflusso vascolare e nutrimento.
Purtroppo con il tempo, dai 30-35 anni, questo processo è inevitabile e progressivo con l’aumento dell’età. L’aspetto del volto risulta sempre più stanco e lasso. Può addirittura interferire con la propria psiche e minare sempre di più la propria autostima.
Lo sport può aiutare a mantenere l’ovale del viso e la sua freschezza?
L’attività fisica, soprattutto quando si pratica a livelli molto intensi, può certamente tonificare le regioni peri-muscolari, ma sicuramente deteriorano la freschezza del viso: la pelle si assottiglia. L’eccessiva magrezza e la perdita di elasticità fanno il resto: il volto mostra tutti i segni e il tipico rilassamento dell’età. La cosa peggiora ulteriormente se l’attività sportiva per orari prolungati si pratica all’aperto.
Pelle tonica su collo e guance: è davvero il primo segno di freschezza?
Dovendo osservare come si manifesta l’età su un volto, potremmo notare che le cose che risentono prima del peso del tempo, è proprio l’emiviso inferiore: proprio la parte più complessa e difficile da correggere per un medico che si occupa di estetica.
Per questo si cerca di lasciare in secondo piano i trattamenti per correggere la perdita dell’angolo mandibolare e il suo arrotondamento, si lascia per altri momenti il presentarsi del doppio mento, si spera che il collo non si “accartocci” troppo sotto il peso di quanto gli sta scivolando da sopra.
Di fatto si verifica quella che in termini medici si definisce lipodistrofia del terzo medio e inferiore del volto cioè riduzione di volume e ptosi dei compartimenti adiposi con scivolamento verso il basso del volto. I compartimenti adiposi, con la loro azione da cuscinetto tra la struttura muscolare-ossea e la cute, erano in grado di dare volume e proiezione; nel tempo, anche con la perdita della tensione cutanea, questi volumi si dislocano verso il basso evidenziandosi con riduzione del vigore e pienezza dello zigomo, correlata discesa della guancia, aumento delle pieghe nasolabiali che carinamente si chiamano parentesi del sorriso e rilassamento della linea della mandibola.
Si parla tanto di prevenzione. Per questo problema si può prevenire la perdita di elasticità e prolungare il primo aspetto di giovinezza del volto?
Credo che la prevenzione, mai come in questo caso sia vincente. Fino ad un decennio fa, non esistevano tanti strumenti per rallentare il deterioramento dei tessuti del volto, si cercava di compensare e intervenire solo in qualche punto. Fondamentalmente si aspettava fino a quando era molto evidente il problema: Rughe della marionetta che danno una espressione di tristezza, doppio mento e pieghe platismatiche, pieghe del collo e del sottomento, ecc.
Ormai le scuole di Medicina Estetica più avanzate descrivono che stimolando e mantenendo il collagene naturale, nel corso degli anni il paziente avrà minore necessità di trattamenti medico-estetici: meno punturine, meno sedute ecc. Inoltre, con un minor numero di trattamenti e una minor quantità di prodotti nel corso del tempo, si otterranno comunque effetti migliori e più duraturi.
Quali sono i trattamenti più indicati per il mantenimento del trofismo e della tonicità del collagene, questa importante componente della cute?
Andrei direttamente al punto senza disperdere il discorso tra le tantissime proposte mediche e non mediche. In medicina estetica c’è un solo strumento con una efficacia di lunga durata. È uno strumento che consente di concentrare in un punto degli ultrasuoni per stimolare una rigenerazione di nuovo tessuto connettivo. Questi ultrasuoni sono gli stessi di quelli utilizzati per una normale ecografia cutanea, ma la novità è che sono orientati su un punto unico.
Per esempio Ultherapy® ci offre la possibilità di personalizzare e adattare il trattamento calibrandolo sul solo bersaglio grazie ad un sistema ecografico. Si può vedere la struttura sottocutanea, focalizzare gli ultrasuoni proprio lì dove agiscono meglio ed avere più efficacia con effetti collaterali minimi.
Gli ultrasuoni concentrati denaturano il punto trattato determinando un processo di riassorbimento e sostituzione con nuovo tessuto collagene che continuerà a mostrare e mantenere gli effetti per moltissimi mesi.
Per completezza potrei suggerire l’aggiunta di riscaldamenti con radiofrequenze nelle fasi di mantenimento per una maggiore durata.
Cosa ci si può aspettare se seguiamo questi consigli?
Questi accorgimenti determineranno una bellezza della pelle, naturalezza delle espressioni e delle armonie. Nel tempo troveranno una stabilità del proprio aspetto senza rilassamenti fastidiosi e antiestetici del viso. Inoltre ci sarà solo un bisogno limitato di ricorrere a più fastidiose sedute di punturine con rischio di lividi e gonfiori per qualche giorno ogni volta.
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